La Cathédrale de Lourdes

La Cathédrale de Lourdes

venerdì 4 febbraio 2011

I SEGNI DEI RICORDI
Spesso non basta riporre i ricordi in una scatola.
Non serve raccogliere le fotografie in una cartellina.
Gli oggetti, ognuno con il proprio significato affettivo, dentro a un cesto.
I regali sistemati in un sacco di tela al riparo dalla polvere e dall'umidità.
I ricordi non si possono cancellare con una gomma come segni di matita su un foglio.
Le immagini, i suoni delle voci e persino gli odori, permangono a lungo. Si depositano nel cuore. Incidono solchi, graffiano brutalmente come artigli.
Quelle cicatrici rimangono a rammentarci che non v'è nessuna certezza nel nostro vivere, se non la morte e che anche ciò che sembra impossibile può accadere. Magari quando meno te lo aspetti. Quando sei meno forte, più vulnerabile e fragile.
Questo è l'umano vivere.

giovedì 3 febbraio 2011


TORTA MANDORLATA
Questa ricetta l'ho presa da una rivista (mi sembra CucinareInsieme ma nn sono sicura) e nn l'ho mai fatta perchè non amo l'aroma dolciastro delle mandorle. Tuttavia devo ricredermi perchè è davvero molto buona e saporita e le mandorle si sentono al punto giusto....
Ingredienti:
360 gr di farina
350 gr di zucchero
300 gr di burro ammorbidito
3 tuorli e 3 uova
la scorza grattuggiata di un limone
150 gr di mandorle tritate (io ho messo la farina)
120 gr di mandorle intere spellate
200 gr di confettura di pesche o di albicocche
un pizzico di sale

Preparate una pasta frolla: lavorate rapidamente 300gr di farina con 150gr di burro a fiocchetti, in modo a ottenere un composto sbriciolato.

impastatelo con 150gr di zucchero, 3 tuorli, metà scorza di limone e il sale.

Formate una palla,avvolgetela in un foglio di pellicola e fatela riposare in frigorifero per mezz'ora.

Montate in una ciotola 150gr di burro, ammorbidito, con 150gr di zucchero e battere con le fruste elettriche fino a che il composto sarà spumoso e chiaro.

Amalgamare le uova, UNA ALLA VOLTAla scorza grattuggiata rimastale mandorle tritate -io ho usato la farina- 
e la farina bianca (i 60gr da parte).
Stendete la pasta e foderate uno stampo, di diametro di circa 28 cm, con carta da forno. Punzecchiate il fondo con una forchetta e tagliate la pasta debordante


Per stendere la pasta frolla la ho sistemata in due fogli di carta da forno e poi con il mattarello ho iniziato a stenderla......nn ci avevo mai pensato ma è un modo straordinario!!!!La frolla si stende bene e in pochissimi attimi, senza rompersi!!!!!

Spalmare il fondo della pasta con la confettura (io avevo quella di albicocche)
Versate il composto preparato, livellando, se occorre, con il cucchiaio, e decorate con le mandorle intere la superficie del dolce.
Le mandorle andrebbero disposte a cerchi concentrici ma in cottura tendono a spostarsi come è successo a me
Mettere in forno statico -preriscaldato- a 180°C per circa 45'. Servire la crostata tiepida o fredda.


Quello stratino tra la frolla e la crema, che sembra non sia cotta la torta, è dovuto alla confettura di albicocche che è rimasta tale.......
BUON APPETITO

martedì 1 febbraio 2011

TORTA AL LIMONE FREDDA 

Delizia delle delizie.
Da preparare assolutamente il giorno prima!!!!!!
Grazie a nightfairy per la ricetta.
Mi piace molto il gusto del limone nei dolci, estivi o invernali che siano per cui sperimento sempre qualora lo trovi tra gli ingredienti e devo dire che nn mi ha mai deluso!!!
Ingredienti:
base:
140 gr di biscotti tritati
70 gr di burro
crema:
100 gr di burro
225 gr di zucchero
3 uova
1 tuorlo
150 ml succo limone
scorza grattuggiata di 3 limoni
400 ml di panna
4 cucchiai di zucchero
10 gr di colla di pesce
copertura:
150 gr di acqua
90 gr di zucchero
55 gr di succo di limone
scorza di mezzo limone
4 gr di colla di pesce
4 gocce di colorante giallo
Esecuzione:
Tritare i biscotti
Amalgamarli al burro fuso e versare in una tortiera a cerchio apribile di 20 cm di diametro o usare uno dei cerchi da pasticcere
Frigo a rassodare
 Siccome il mio cerchio nn voleva saperne di stare chiusoho usato alta tecnologia!!!!! Le graffette
Crema:
Sciogliere il burro
Mescolare con lo zucchero, le uova, il succo del limone e la scorza
Versare tutto nel burro fuso

Far cuocere, a fuoco basso, a bagnomaria per 15' -il cucchiaio si deve velare-

Ammollare la colla di pesce in acqua fredda, dopo circa 10' scolarla, strizzarla
Unirla alla crema di limone e mescolare bene per far sciogliere
Montare la panna e lo zucchero ed incorporare alla crema dal basso verso l'alto
Versare la crema base sul fondo

Mettere in frigo a rassodare

In un pentolino bollire l'acqua, lo zucchero la buccia del limone
Togliere dal fuoco ed aggiungere il succo del limone, il colorante e la colla di pesce, ammollata e strizzata come sopra
Mescolare bene
Filtrare e far intiepire mi raccomando!
Versare su dolce e frigo tutta notte
 
FOCACCIA AL FORMAGGIO DI RECCO
Per preparare questa buonissima e famosa focaccia al formaggio servono davvero pochissimi ingredienti. Si sa che la cucina genovese era, anticamente, piuttosto povera anche se non per questo meno gustosa.
Le dosi vanno calcolate in base al potere di assorbimento dell'acqua da parte della farina ma le ho indicate lo stesso. Starà a ciascuno regolarsi in base alla consistenza dell'impasto che deve essere elastico e morbido ma sodo (non è un controsenso, a pensarci bene).
INGREDIENTI:
500 gr di farina 00
1 bicchiere di olio di oliva
1 bicchiere di acqua tiepida (se occorre anche due o tre)
1 kg di crescenza morbida
sale fino
latte
olio di oliva
utensili: 1 mattarello
1 rotella liscia per pizza per rifilare i bordi

In una terrina porre gli ingredienti. Impastare con le mani energicamente.
Io uso il Bimby oppure la mia impastatrice professionale. La scelta è personale. In tutti i modi l'impasto è sempre della giusta consistenza.
A questo punto porlo sul ripiano di lavoro, in legno, coprirlo con una terrina e lasciarlo riposare anche per ventiquattro ore. 
Sono sufficienti anche solo 12, dipende dal tempo a disposizione. Confesso che a volte mi capita di impastare anche solo due o tre ore prima e viene abbastanza bene lo stesso...

 Nella foto sopra si vede l'impasto appena terminato il riposo. Sbatterlo una decina di volte sul ripiano del lavoro (potete pensare che sia il tipo maleducato che vi ha fregato il parcheggio al supermercato, oppure la tizia che vi ha superato in coda alla cassa della posta...funziona, è terapeutico e non nuoce a nessuno. Anzi, l'impasto ne gioisce!).
A questo punto staccarne un pezzo e iniziare a tirare con il matterello una sfoglia molto sottile, tanto ma tanto che si devono scorgere le venature del tagliere sotto essa.
Stendere tale velo su una teglia coperta con carta da forno o semplicemente oliata, rifilare i bordi, che devono comunque essere un po' alti. 
Posizionare cucchiaiate di crescenza che se è morbida si scioglierà bene, diventando quasi liquida e dando alla focaccia il classico aspetto ''molliccio''.
 Mettere tre cucchiai di latte.
 Stendere una seconda sfoglia come la precedente, anche se leggermente più piccola e porla sopra il formaggio.
Ripiegare la sfoglia sottostante su quella sopra per fare un piccolo bordo.
 Bucherellare la superficie con una forchetta, mettere 1/4 di bicchiere di olio, una presa di sale e con le mani schiacciare bene i pezzi di formaggio, pressandoli senza preoccuparsi troppo se si spiaccicano.
Cuocere in forno al massimo, VENTILATO, per circa 15'-20'. Controllare.


Et voilà. 
Se per caso venissero delle bolle gigantesche sulla sfoglia che sta sopra non preoccuparsi. Si possono schiacciare o lasciare che si affloscino da sole.
Vi garantisco che è uguale all'originale e buona davvero.
Bon appétit!